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Documento Rete degli insegnanti dei corsi per adulti CTP/CPIA
Inviato da Luisa Rizzo il Mer, 29/10/2014 - 06:28
Alla cortese attenzione: del Presidente del Consiglio Matteo Renzi
del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e
della Ricerca Stefania Giannini
delle Organizzazioni Sindacali
degli Organi di Informazione
Oggetto: In Italia la formazione degli adulti (CTP/CPIA) chiude l’accesso ai soggetti più deboli
L’8 ottobre 2013 è stata pubblicata l’indagine PIAAC (Programme for the International Assessment of Adult Competencies), promossa dall’OCSE con l’obiettivo di rilevare le competenze alfanumeriche degli adulti tra i 16 e i 65 anni. Su 24 paesi l’Italia è ultima nelle competenze alfabetiche (literacy) e penultima in quelle matematiche (numeracy).
Il 5,6% degli italiani è inoltre al di sotto del livello 1 di competenza. Questo è il dato peggiore: più di 3 milioni di italiani non superano o non raggiungono la soglia di lettura o scrittura della singola parola.
Nei mesi scorsi una rete di insegnanti di vari CTP del Nord Italia, sostenuta da autorevoli personalità e docenti di 12 Università italiane (Tullio De Mauro, Monica Barni, Graziella Favaro, Duccio Demetrio, Gilberto Bettinelli, Carla Bagna, Lorenzo Rocca, Vanna Iori, Milena Santerini, Gabriele Pallotti, Roberta Cardarello, Clotilde Pontecorvo, Elisabetta Jafrancesco, Rosella Bozzone Costa, Monica Piantoni, Vittoria Gallina, Rita Librandi, Rosa Pugliese, Luca Serianni, Pietro Trifoneecc ) ha avviato una campagna di sensibilizzazione sul tema dell’analfabetismo in età adulta attraverso l’appello “Analfabetismo: paralisi e cura per l’Italia”, firmato ad oggi da 1574 persone di tutte le regioni italiane. (1)
Molti degli utenti degli attuali Centri di Istruzione degli Adulti, a conferma di quanto emerso dalla ricerca dell’OCSE, vivono una condizione di analfabetismo funzionale o addirittura strumentale che rende molto difficili pratiche quotidiane semplicissime come iscrivere un figlio a scuola o comprendere un divieto su un cartello.
Di fronte a questa situazione allarmante la Commissione Cultura della Camera si è immediatamente attivata, presentando in Parlamento un ordine del giorno in cui si chiede l’impegno istituzionale “di attivare percorsi di alfabetizzazione e di apprendimento della lingua italiana nei confronti di adulti stranieri dei quali sia stata accertata una situazione di analfabetismo strumentale o inferiore al livello A1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue elaborato dal Consiglio d'Europa.” Durante i lavori di conversione del Decreto 104/2013 il
Parlamento italiano ha approvato tale Ordine del Giorno.
Nel mondo dell’Istruzione in età adulta ci si aspettava che, sulla base di queste premesse, venisse avviata una riflessione e fossero poi fornite indicazioni precise per articolare percorsi formativi adeguati e certificati all’interno della scuola pubblica. I docenti dei CTP/CPIA attendevano un piano per l'istruzione in età adulta che includesse le persone analfabete investendo in modo competente e significativo sulla loro formazione, prevedendo, all’interno dei CPIA in avvio dall’a.s. 2014/2015, percorsi di istruzione legati ai saperi di base della scuola primaria.
Nelle linee guida dei nuovi CPIA viene eliminato invece lo spazio istituzionale da offrire a questa fascia d’utenza. Non è neppure contemplato il percorso di scuola primaria indicato nel DPR n. 263/12 e viene cancellata la possibilità di offrire percorsi di alfabetizzazione, regolarmente confusi sul piano lessicale con i percorsi di apprendimento della lingua italiana come L2. (2)
Anche nella recente Circolare Ministeriale n. 39 del 23 maggio 2014 non viene previsto un percorso adeguato per l’acquisizione dei saperi della scuola primaria, ma solo “attività finalizzate al rinforzo e/o alla messa a livello per un massimo di 200 ore”.
Per quanto riguarda poi gli adulti con cittadinanza non italiana che chiedano di poter accedere a percorsi di formazione linguistica anche in considerazione della normativa che impone il livello A2 per l’acquisizione dei documenti di lungo soggiorno (D.M. 04.06.2010), sono previste sole 20 ore di rinforzo per le persone analfabete.
Le ricerche internazionali concordano nell’affermare che i percorsi di uscita dall’analfabetismo richiedono un impegno formativo consistente (in Germania il Governo è tenuto ad erogare dalle 800 alle 1200 ore). Gli ultimi documenti normativi , oltre a ridurre ad una cifra ridicola il tempo di formazione per le persone analfabete, precisano che la presenza storica nei CTP/CPIA di alti numeri di frequentanti in queste condizioni non deve comportare alcuna assegnazione di insegnanti da parte del MIUR, determinando di fatto la chiusura dei corsi.
Noi, come rete di docenti di scuola primaria che da anni lavora sul territorio a stretto contatto con le problematiche degli adulti stranieri e degli italiani con bassa scolarizzazione, riteniamo indispensabile garantire l’accesso, oggi di fatto messo in discussione proprio a causa delle ultime indicazioni ministeriali, alle fasce della popolazione più vulnerabili perché meno istruite e con minori competenze.
Chiediamo che le recenti circolari, in evidente contrasto con il dettato costituzionale e con l’articolo 26 della Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo, siano riviste ed integrate per dare una risposta istituzionale efficace alle persone analfabete.
Riteniamo urgente invertire questa rotta e varare un nuovo piano che preveda per i futuri CPIA:
la definizione delle abilità e conoscenze relative al percorso di scuola primaria la registrazione delle operazioni di valutazione dei livelli inferiori all’A1 del QCER
la certificazione di questi stadi progressivi di competenza (3)
il calcolo di questi percorsi al fine del riconoscimento dell’organico di ogni scuola.
In questo modo il nostro paese comincerebbe ad intraprendere un percorso serio per colmare la distanza che lo separa dalle prospettive di formazione e apprendimento pianificate ed offerte da altri paesi europei.
Rete degli insegnanti dei corsi per adulti in servizio nei CTP/CPIA del Ministero dell’Istruzione,
dell’Università e della Ricerca
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Note:
(1) http://chn.ge/19LWMnl
(2) Per alfabetizzazione si devono intendere i percorsi per l'apprendimento delle abilità strumentali della letto-scrittura
per coloro che hanno una scarsa o nulla scolarizzazione nel proprio paese d'origine
(3 )Le Università per Stranieri stanno lavorando a questo proposito all’elaborazione di un sillabo (Perugia) e di livelli di
alfabetizzazione al di sotto dell’A1(Siena)